Ciao PlayLover,

quante volte ho sentito frasi del genere…

Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba

“Voi al Nord siete fortunati, perché le ragazze sono più aperte…”

“Beati voi che siete al Sud, dove le ragazze sono più alla mano e non se la tirano…”

“Solo in Italia le ragazze sono così, se vai a Praga/Ibiza/Mosca te la sbattono in faccia…”

E la mia riflessione personale è la seguente: “Ecco un altro che ha bisogno di giustificare i propri fallimenti con le donne e che, ovviamente, non è in grado di assumersi le sue responsabilità”.

Ragazzi, dite tutti le stesse identiche cose, cioè che l’erba del vicino è sempre più verde. Non funziona così. Il problema non è il territorio, ma la mancanza di un metodo che sia robusto, cioè che funzioni anche quando entrano in gioco delle variabili quali ad esempio il luogo geografico in cui conosci ragazze.

Io ho fatto corsi in tutta Italia e sono stato anche all’estero: per quella che è la mia esperienza attuale, posso dirti che tutto il mondo è paese:

  • Trovi quella socievole e simpatica al nord, al centro e al sud, così come all’estero;
  • Puoi incontrare quella che cerca il grano a Milano, a Roma o a Catania;
  • Puoi conoscere ragazze che parlano a monosillabi a Torino, a Firenze o a Napoli.

La verità è che non vuoi ammettere a te stesso che non ti sai destreggiare con le ragazze, non hai la giusta mentalità, non sai cosa dire, come dirlo, ecc. ecc. E sai qual è l’aggravante? Che la maggior parte delle persone pensa così:

“Il corso non lo faccio perché costa troppo e non ho tempo”;

“La consulenza non la faccio perché non mi può aiutare”;

“L’info-prodotto non lo prendo perché poi comunque non mi butterei da solo”.

Quindi non sono solo le donne del sud o quelle del nord a parlare poco, a non voler socializzare e a respingere i tentativi di abbordaggio, ma sono tanti gli uomini in Italia che si lamentano, si lagnano ma non fanno un cazzo per migliorare. Quindi, fanno bene a trattarvi così. Se il valore che tu dai a te stesso è zero, perché lei dovrebbe darlo a te? That’s the life.

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